Casco Limar Air Pro MIPS bianco iridescente

Il casco Limar Air Pro presenta un processo produttivo altamente innovativo in cui la fibra di carbonio, nota per la sua elevata resistenza meccanica e leggerezza, diventa il cuore del casco, migliorando le sue prestazioni in termini di sicurezza, aerodinamicità e ventilazione. La superficie piramidale delle nervature longitudinali riduce la pressione d'impatto dell'aria, che scorre più dolcemente. Le alette in carbonio consentono un più facile flusso in ingresso e una migliore circolazione, la coda allungata evita turbolenze: il risultato testato da sistemi matematici di simulazione e test in galleria del vento mostrano un aumento dell'efficienza aerodinamica del 20% rispetto al modello Limar Ultralight + . Progettato con software CFD (fluidodinamica computazionale dei fluidi) e testato nella galleria del vento di Magny-cours al Velodromo Luis Puig di Valencia e Miguel Angel López sulle strade del Sestriere durante il Giro d'Italia.

Caratteristiche:
- Tecnologia: Tripla calotta, telaio in carbonio / Costruzione In - Mold
- 20 fori di ventilazione, 8 canali interni longitudinali
- Sistema AirFit con regolazione dell'altezza
- Cuscinetti antibatterici
- Peso: S (230), M (250), L (270)
- Carboncoretech
- Sistema MIPS

Tecnologie:
- Sistema MIPS
La MIPS è una tecnologia leader nello scivolamento all'interno del casco, disegnata per ridurre le forze rotazionali che possono derivare da determinati impatti. Quando la testa gira velocemente e si ferma in modo brusco, l'accelerazione rotazionale può provocare alti livelli di tensione nel tessuto. Lo stiramento del tessuto provocato da questi movimenti può dare luogo a diversi tipi di lesioni cerebrali. I caschi che adottano la tecnologia MIPS possono offrire un livello di protezione superiore in determinati tipi di impatto. MIPS usa un sistema di spostamento in piano che si muove nel casco. Questo strato è progettato per ruotare all'interno del casco con lo scopo di rallentare o ridurre la quantità di energia trasferita da o verso la testa. La scienza dice che se è possibile ridurre lo stress associato all'accelerazione rotazionale, è possibile anche ridurre il rischio e la gravità del danno cerebrale.